Parleremo in questo articolo di un’abilità che ci permette di svolgere con impegno e determinazione anche quei compiti o attività che abbiamo poca voglia di affrontare. Avete presente quando dovete fare quei lavori noiosi oppure lunghi, difficili e complessi?! Ecco trovare il giusto approccio e strategia significa aumentare di molto la probabilità che vengano effettuati, la nostra motivazione e di conseguenza la voglia ed entusiasmo che ci mettiamo nel farli. Parleremo quindi di come aumentare la nostra automotivazione. Vediamo di cosa parleremo.
>>LO SCOPO DELL’AUTOMOTIVAZIONE;
>>QUANDO SERVE AUTOMOTIVAZIONE;
>>COS’È L’AUTOMOTIVAZIONE;
>>STRATEGIE DI AUTOMOTIVAZIONE;
LO SCOPO DELL’ AUTOMOTIVAZIONE
Riuscire ad avere delle motivazioni che ci spingono a compiere una determinata attività è importante. Quando infatti siamo motivati, riusciamo ad aumentare sia la quantità di lavoro svolto che la qualità di questo. Riusciamo inoltre ad essere più costanti, tenaci e determinati nel portare a termine le attività senza farci scoraggiare da ostacoli e fallimenti.
QUANDO SERVE AUTOMOTIVAZIONE
Non sarebbe bello essere sempre carichi e motivati ogni volta che dobbiamo iniziare un’attività? Quando dobbiamo fare qualcosa che ci piace è normale essere motivati, ma quando dobbiamo fare qualcosa di noioso, complicato o impegnativo? Ecco in queste occasioni molto probabilmente la nostra motivazione è ai minimi termini e dobbiamo trovare i giusti strumenti e strategie per aumentarla e convincerci a fare le cose. L’ automotivazione serve proprio a questo.
COS’È’ L’ AUTOMOTIVAZIONE
Abbiamo già parlato in altri articoli di motivazione. In quello che ti ho messo nel link viene spiegato quanto sia importante saper motivare le persone affinché lavorino con positività ed entusiasmo. Ma quando invece siamo noi a corto di motivazione? Cosa possiamo fare? Sempre nell’articolo del link ci sono descritte le due tipologie di motivazione:
- La motivazione intrinseca – è quella generata da fattori interni, quali ad esempio interessi, passioni obiettivi da raggiungere. Insomma le attività che facciamo spinti da questo tipo di motivazione le facciamo perché ci divertono/piacciono, non perché siamo obbligati a farlo;
- La motivazione estrinseca – è quella generata da fattori esterni, quali ad esempio la busta paga, i benefits, i complimenti o le lodi. La maggior parte delle attività che facciamo durante il nostro lavoro probabilmente saranno “incentivate” da questo tipo di motivazione. Ciò non vuol dire che nel nostro lavoro non esistano motivazioni intrinseche, anche perché nella maggior parte dei casi a muoverci è una combinazione di entrambe;
STRATEGIE DI AUTOMOTIVAZIONE
Di base ci sono due strategie per aumentare la tua motivazione:
- La prima è rendere l’attività più intrinsecamente interessante (vedi motivazioni intrinseche);
- La seconda è abbinare dei premi (vedi motivazioni estrinseche) al completamento positivo dell’attività;
Come abbiamo già visto, il modo migliore di attivare l’automotivazione è combinare insieme queste due strategie.
Vedremo ora alcune tattiche che puoi usare per automotivarti:
Pensa al motivo per cui fai quella attività
Un ottimo modo per evitare di considerare un lavoro come inutile è pensare alla sua utilità e al beneficio che ne possono trarre le altre persone dall’utilizzo del prodotto/servizio che devi fare.
Cambia il tuo approccio e atteggiamento
Impara a considerare diversamente i compiti indesiderati. Ad esempio se devi svolgere alcuni compiti noiosi ma necessari che però possono farti apprezzare come persona disciplinata e responsabile, pensa a queste nuove qualità che ti verranno riconosciute.
Suddividi il lavoro
Quando devi svolgere un compito importante e articolato conviene frazionarlo in pezzi più piccoli. Questo ti permette di non farti scoraggiare dalla mole di lavoro, semplifica lo svolgimento e ti da la possibilità di complimentarti con te stesso ogni volta che ne finisci un pezzo. Aumentando morale e motivazione a continuare.
Imposta gli obiettivi
Impostare degli obiettivi è fondamentale, ti permette di dare una direzione e un significato alla tua vita e/o azienda. Ti permette anche di dare un diverso valore a compiti poco gratificanti o sgraditi, sopportando meglio il fatto che li devi fare, se sai che sono funzionali al raggiungimento dei tuoi obiettivi.
Rendi pubblico il tuo impegno
Se pubblicamente ti prendi la responsabilità di effettuare un lavoro, aumenta la probabilità che questo venga effettivamente fatto. La coerenza è importante e a nessuno piace fare la figura della persona irresponsabile.
Non procrastinare
Se rimandi le attività da fare quando hai già poca motivazione per farle, le cose si complicano ulteriormente. Non procrastinare, falle il prima possibile.
Gestisci efficacemente il tempo a disposizione
Il time management e la pianificazione delle attività sono fondamentali se vuoi riuscire a organizzarti, avere più motivazione per svolgere i compiti e riuscire a portarli a termine.
Adotta un pensiero positivo
Circondati di persone positive e adotta tu stesso un atteggiamento e un pensiero positivo. Quando hai la convinzione di poter riuscire a fare qualcosa, anche la motivazione a farla è molto maggiore.
Scambia le attività che non ti piacciono
Se ne hai la possibilità scambia le attività a te sgradite con un tuo collega a cui magari invece non di spiacciono.
Pensa alle conseguenze negative
Pensa alle conseguenze negative che il mancato svolgimento di quel lavoro sgradito ti può provocare. Lamentele, rimproveri, multe etc possono contribuire ad aumentare la motivazione..
Tieni un registro dei risultati
Se scrivi su un diario tutte le volte che sei riuscito a motivarti per completare un lavoro o a continuare su una strada intrapresa, rileggerlo ti sarà utile quando devi affrontare qualcosa e la tua motivazione è bassa.
Premiati
Se prima di iniziare un’attività fai un patto con te stesso contenente un premio in caso di positivo completamento, questa diventa più stimolante e fattibile.
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